Nick Edel

 

 

L’Estampe tratta in esclusiva l’opera di Nick Edel.

 

L’Archivio dell’opera del Maestro ha sede presso la Galleria: suo scopo è quello di tutelare e valorizzarne l’opera, promuovendo iniziative culturali, collaborando con studiosi e partecipando alla realizzazione di mostre monografiche e collettive, in spazi pubblici e privati, organizzando il prestito di opere proprie e di collezionisti privati. Cura l’archiviazione e l’autentica delle opere e del materiale storico, pubblicazioni relative a mostre ed eventi, libri, rassegne stampa, materiale fotografico ed epistolari.

 

 

      

    

 

Nick Edel è nato a Bordighera il 3 marzo del 1934. Pittore ed incisore è uno dei massimi esponenti italiani della Wildlife Art. Le sue opere, sia grafiche sia pittoriche, sono state presentate, fin dal 1952, in mostre personali e collettive e figurano in collezioni private e pubbliche italiane ed estere. Discendente di una folta dinastia di artisti, tra i quali il trisavolo, Giuseppe Naudin, pittore di corte di Maria Luigia d'Austria, poi regio pittore di Vittorio Emanuele II, il bisnonno, Leopoldo Edel,  pittore, poeta e Ufficiale dell'esercito, il nonno Leonida, architetto e illustratore, il cugino Alfredo, celebre scenografo e costumista, e Leopoldo, padre di Nick, che fu pittore e grafico.

Le doti artistiche di Nick Edel emergono fin da giovane: è del 1951 un piccolo olio su cartone in cui ritrae il proprio cane. L'intento descrittivo e l'ammirazione per ciò che appartiene al mondo naturale e animale sono già espressi con chiarezza.

Terminato il liceo artistico, Edel nel 1952 intraprende un lungo viaggio per conoscere la natura selvaggia e incontaminata del Nord Europa, attraversando (in autostop e a piedi) i Wald tedeschi, le Highlands scozzesi e i fiordi norvegesi. Al ritorno si iscrive all'Accademia Albertina di Torino dove segue i corsi di pittura e decorazione, sotto la guida di Francesco Menzio e Italo Cremona.

Edel ha lavorato alla continua ricerca della rappresentazione idealizzata dei soggetti prescelti. Per Nick Edel la conoscenza della natura passa attraverso il profondo rispetto di tutto ciò che da essa proviene. Vivere nella natura è per lui una necessità primaria e in più fasi, a distanza di anni, trascorrerà periodi di studio e osservazione, cercando luoghi adatti al suo scopo.

Se le Alpi con la loro ricca fauna lo hanno da sempre affascinato, Nick Edel – appassionato montanaro o pittore alpino come ama definirsi - ha spesso intrapreso viaggi di studio in terre lontane, per approfondire le proprie conoscenze sugli animali selvatici che popolano gli ancora incontaminati boschi dell'est europeo fino alla Russia, spingendosi anche in Africa, Stati Uniti, Canada e Groenlandia. Affinerà con il tempo le tecniche di studio e di osservazione degli animali e del loro habitat giungendo ad utilizzare anche la fotografia come supporto alle sue ricerche.

Quella di Nick Edel è una innata vocazione, che lo porta a interiorizzare i luoghi e le atmosfere in cui poi inserire il soggetto animale.

Nelle sue opere emerge una personalissima visione che non rinuncia ad un approccio scientifico ed oggettivo, ma che gli permette di ritrarre gli animali selvatici secondo la propria selettiva percettibilità.

È il disegno l'elemento fondante e fondamentale delle sue creazioni, che prendono forma, nutrite da una intensa ispirazione.

Nel 1972 Nick Edel fonda a Torino il movimento Wildlife che riunisce artisti interessati al mondo animale e naturale, come Nino Aimone, Francesco Casorati, Romano Campagnoli, Giò Minola, Mario Giansone, Mario Molinari e Giuseppe Garimoldi e, insieme, esporranno in numerose città (Torino, Milano, Roma, Colonia, Copenaghen, New York, Miami).

 

Tra le mostre personali si segnalano

• Animali delle Alpi, Castello di Saint Pierre (Ao), 1996;

• Animali delle Alpi, Tour Fromage, Aosta, 1996;

• Nick Edel pittore della natura, Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino, 2003-2004;

• Nick Edel. Pittore alpino, Forte di Fenestrelle (To), 2007;

• Nick Edel. Selvatici in natura, Museo del Territorio Biellese, Biella, 2012.

 

Si segnala inoltre la partecipazione a

• Festival International d'Art Animalier, Pays d'Eygurande Corréze, Francia, 1988;

• Bianconero granata colori ed emozioni, Sala Bolaffi, Torino, 1990;

• European Wildlife art, Maison Européene de la nature, Bruxelles, Dicembre 1993;

• II rassegna internazionale del Disegno Naturalistico "La fauna delle Alpi", Palazzo della Regione, Torino, 1994;

• Festival Européen e Pays de Langres, Langres, Francia, 1997;

• L'Omaggio alla "Venèrie", Reggia di Venaria, Venaria, 1998;

• Il Bestiario, Galleria Davico, Torino, 1999;

• 23a Wildlife Exhibition Wild in the Nature, Enschede, Paesi Bassi, 2001;

• Il leone di Giuda, Piemonte artistico culturale, Torino, 2003.

 

 

Collaborazioni e pubblicazioni

Nick Edel ha collaborato tra il 1980 e il 1993 con scritti e disegni al periodico Diana (Editore Vallecchi, Firenze) e negli anni molte delle sue opere sono confluite in importanti pubblicazioni: in particolare, nel 1963 due opere sono inserite nella pubblicazione Il Cervino e la sua tavolozza, due volumi di Ernesto Caballo nella stamperia di A. Tallone, illustrati dai più noti pittori contemporanei. Nel 1988 l'Editore Musumeci pubblica il volume Piemonte Fauna e Habitat, distribuito in tutte le scuole del Piemonte e ristampato due anni dopo; nello stesso anno, presso la Stamperia del Borgo Po (Torino), viene stampata la cartella Albergian, sei acqueforti tirate con torchio a braccia in 60 esemplari, acquerellate a mano. Nel 1996 Priuli&Verlucca pubblica Animali delle Alpi e nel 2003 esce Nick Edel Pittore della natura (Elede). Pubblica inoltre un Postcard book.

 

Bibliografia

• Marziano Bernardi, Bellissimo suggestivo disegno che unisce fantasia all'attento studio della natura, Galleria d'arte Fogliato, 1961

• A.C. Ambesi, Fede nel valore spirituale della attività artistica, in "Piemonte artistico culturale", dicembre 1963

• Piero Novelli, Nella pittura di Edel occorre cogliere il messaggio morale, Galleria d'arte moderna L'Approdo, 1966

• Piemonte fauna e habitat, Musumeci Editore, Quart 1988

• Paolo Levi, Nick Edel, uno straordinario creatore di favole di animali eseguite all'acquerello, in "L'Europeo, 13 maggio 1988

• Paolo Levi, Nick Edel. Cacciatori di poesia, in "Capital", settembre 1989

• Angelo Mistrangelo, Una sorprendente arca di Noè affolla il bestiario di Nick Edel, in "La Stampa sera", 22 novembre 1989

• Angelo Dragone, Dipinti e acquerelli di Nick Edel, in "La Stampa", 8 dicembre 1989

• Paolo Levi, Nei quadri di Nick Edel una natura con l'anima, in "La Repubblica-Torino", 16 dicembre 1994

• Paolo Levi, Le tavolozze di Narciso. Storie di artisti del nostro tempo, Editoriale Giorgio Mondadori, 1994

• Paolo Levi, Nati e ritratti liberi, in "L'Europeo", 1º febbraio 1995

• Paolo Levi, Immagini di un mondo perduto, in "La Repubblica-Torino", 14 novembre 1996

• Animali delle Alpi, catalogo della mostra, Castello di Saint Pierre (Ao), 1996

• Animali delle Alpi, catalogo della mostra, Tour Fromage, Aosta, 1996

• Angelo Mistrangelo, Animali e dolci paesaggi, in "La Stampa", 2 giugno 1996

• Angelo Mistrangelo, Chagall, Edel, Maccari e Guttuso, in "La Stampa", 29 novembre 1997

• Paolo Levi, Questo esploratore del mondo animale, in "La Repubblica-Torino", 13 dicembre 1997

• Paolo Levi, Lo zoo non ecologista di Edel il ricamatore, in "La Repubblica-Torino", 28 novembre 2000

• Paolo Levi, Nello zoo di Edel un universo colorato di libertà e mistero, in "La Repubblica-Torino", 12 novembre 2002

• Angelo Mistrangelo, Rapito dal gallo forcello. Antologica al Museo di Scienze Naturali di Torino, in "La Stampa", 9 dicembre 2003

• Nick Edel pittore della natura, catalogo della mostra (a cura di Paolo Levi), Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino, 2003-2004

• Angelo Mistrangelo, Al Forte di Fenestrelle la natura e gli animali del magico Edel, in "La Stampa-Torino Sette", 20 luglio 2007

• Angelo Mistrangelo, Edel, natura e animali 1989-2009, in "La Stampa-Torino Sette", 24 dicembre 2009

• Nick Edel. Selvatici in natura, catalogo della mostra (a cura di Alessandra Montanera), Museo del Territorio Biellese, Biella, 2012

• Angelo Mistrangelo, Animali e architetture, in "La Stampa" (supplemento al numero odierno), 28 novembre 2013

 

 

 

 

Ammirare i disegni di animali e i paesaggi di Nick Edel fa tornare alla mente il grande e misconosciuto scrittore austriaco Adalbert Stifter, maestro come Edel nell'evocare i silenzi della montagna, i colori dei boschi autunnali, le rocce, i fieri abitatori di quelle solitudini. In Edel come in Stifter predomina la nostalgia, una nostalgia nobile e malinconica, quasi dolente per il distacco del primordiale, da quel "sublime" della natura che, pur schiacciandoci con il suo peso di illimitato, ci vivifica, ci riconcilia con la bellezza. Un altro elemento collega Edel a Stifter, il pittore e il poeta: il gusto della favola, della semplicità che è architipo, del colore, del gioco. È qui che il pittore si sente a prorpio agio, in questo istante magico in cui la natura si trasforma in storia e la storia in simbolo e infine, a compimento della straordinaria alchimia che è l'arte, il simbolo si fa tratto, sigillo dell'artista.

Come la favola del poeta è di tutti, è memoria collettiva, ma è prima di tutto creazione libera e individuale, così la mano del pittore da voce a quanto è comune trasferendolo nell'unicità del suo gesto, del suo stile. A Edel non interessa "copiare" la natura; sua intenzione è rivivere il mistero naturale ricreandolo filtrato dall'imaginazione, celebrarlo come rito.Favola, rito, emozione: elementi che avvicinano le tavole di Edel ai più ilòlustri documenti della pittura di animali, ai grandi bestiari in cui, non è un caso, la fantasia ha spesso la meglio sulla passione documentaria, l'emozione sull'attenzione. Si pensi ad Alois Zötl (austriaco: ancora un caso?), alle meravigliose tavole di Audubon, ai mostri naturali del fiorentino Jacopo Ligozzi, a certi disegni di Dürer. Ovunque in questi grandi capolavori la natura pare piegarsi al genio dell'artista, ma è solo un abbaglio, una momentanea incertezza che immediatamente dona forza e colore all'animale, ridandogli vita nella sua inattingibile unicità.

È un amore di sempre quello che Edel nutre per gli animali, un amore che ha radici lontane nello spazio e nelle genealogie e che lo ha fatto spesso navigare controcorrente in quel mare agitato che è l'arte moderna. Paradossalmente è proprio questa sua fedeltà alla tradizione figurativa ciò che ora lo rende così attraente, così atemporalmente vero. Perchè la natura, l'animale, la creatività dell'artista non hanno tempo, sono il tempo.

Paolo Levi